Disco MBR o GPT? Come eseguire la conversione e quale tipo di partizione disco usare

Cosa significano i termini MBR e GPT, quale usare e quando scegliere di convertire il tipo di partizione di un disco

I casi in cui si incontrano queste due sigle, GPT e MBR, possono essere diversi: come quando si deve formattare un nuovo disco esterno o interno, quando si prova a installare Windows 10 o Windows 7 e 8 e compare un errore che dice che Windows non può essere installato su partizione GPT, quando ci sono errori di avvio del computer che riguardano il Master Boot Record (MBR).

MBR e GPT sono acronimi in inglese che identificano due tipologie di stili di partizioni delle unità disco.

Quando si configura una partizione o disco su Windows 10 o 8.1, viene chiesto se utilizzare MBR (Master Boot Record) o GPT (GUID Partition Table).

La struttura delle partizioni definisce in che modo le informazioni sono strutturate sulla partizione, dove iniziano e terminano le partizioni ed anche quale codice viene utilizzato per l’avvio del computer (se si tratta di una partizione avviabile).

In altre parole, MBR e GPT sono due modi diversi di memorizzare le informazioni sul partizionamento su un disco.

MBR sta per Master Boot Record ed è la struttura più anziana (nata nei primi anni 80),è il settore di avvio speciale posizionato all’inizio della partizione, che contiene un codice chiamato boot loader per il sistema operativo installato e informazioni sulle partizioni logiche dell’unità.

Un disco MBR, è molto più soggetto a problemi di avvio perchè il partizionamento e i dati di avvio sono memorizzati in un’unica posizione.

Se questi dati vengono sovrascritti o corrotti, il computer non si avvia e bisogna riparare l’MBR.

MBR supporta solo fino a quattro partizioni primarie e per crearne di più è necessario trasformare una delle partizioni primarie in “partizione estesa” per poi creare partizioni logiche al suo interno.

GPT è l’acronimo di GUID Partition Table, è il nuovo standard che sta gradualmente sostituendo l’MBR, è associato a UEFI (il sostituto del BIOS) ed ha molti vantaggi, incluso il supporto per unità più grandi che è richiesto dalla maggior parte dei PC moderni, sostituisce il vecchio sistema di partizionamento MBR con qualcosa di più moderno.

Si chiama GUID Partition Table perché ogni partizione sull’unità ha un identificatore univoco globale o GUID univoco.

GPT non ha i limiti di MBR e tutte le unità (hard disk e SSD) da 2TB e più di spazio disponibile devono essere basate su GPT.

GPT consente inoltre un numero quasi illimitato di partizioni (anche se Windows consente di creare massimo 128 partizioni) .

GPT memorizza anche i valori di controllo della ridondanza ciclica (CRC) per verificare che i dati siano intatti.

Se i dati sono corrotti, GPT può notare il problema e tentare di recuperare i dati danneggiati da un’altra posizione sul disco.

Con MBR non c’è alcun sistema di prevenzione e quando c’è un problema il computer, semplicemente, non si avvia più oppure le partizioni spariscono.

Se quindi, in teoria, sarebbe sempre da preferire GPT, in pratica la prima scelta di Windows quando si crea una nuova partizione rimane ancora MBR perchè ha più compatibilità e funziona su tutto.

Per esempio, se si prova a installare Windows a 32 Bit su un computer basato su UEFI, non si può usare la struttura di partizioni di GPT e compare l’errore di cui abbiamo parlato sopra (l’errore si può correggere convertendo l’unità da GPT a MBR usando il comando Diskpart sul prompt DOS)

In altre parole, l’avvio da GPT è solo supportato da Windows 10, Windows 7 e 8 a 64 bit su computer basati su UEFI, oltre che dalle distro Linux più nuove e su Mac.

L’unico motivo per cui si usa ancora MBR è la compatibilità, perchè sicuramente funziona con ogni versione di Windows e altri sistemi operativi.

La differenza principale tra GPT e MBR è legato ai limiti di MBR che GPT non ha.

In particolare quello dei limiti di dimensione dei dischi per MBR, che non possono essere più grandi di 2TB.

Per sapere che tipo di partizionamento usa un disco su PC Windows è possibile aprire Gestione Disco dal menu Start o da Pannello di controllo > strumenti di amministrazione > Gestione computer e poi premere su uno dei dischi col tasto destro del mouse (non sulle partizioni ma su Disco 0Disco 1 ecc), andare su Proprietà ed alla scheda Volumi, verificare se lo stile partizione è MBR o GPT.

Se abbiamo un computer che supporta GPT (quindi con sistema 64 bit), è possibile convertire l’unità disco principale da MBR a GPT per passare da BIOS A UEFI usando l’utility inclusa in Windows 10 chiamata MBR2GPT, senza che sia cancellato nulla.

In alternativa si può usare un programma per gestire le partizioni come MiniTool Partition Wizard, AOMEI Partition Assistant o EaseUS Partition Master.

Un backup dei dati quando si fanno queste operazioni è comunque d’obbligo!